
Mahler
1h 18′ 56″
Philharmonia Orchestra
Giuseppe Sinopoli, direttore
Registrazione: All Saints’ Church, London – gennaio 1985 – studio
DEUTSCHE GRAMMOPHON – 415 476-2 – (1 cd) – durata 68′ 53″ – (p) 1985 – Digitale DDD
Nella sua versione della Quinta Sinfonia di Mahler il celebre ‘Adagetto’ ha un’impronta insolitamente ottimistica. Concezione ben diversa ne ebbe Luchino Visconti in ‘Morte a Venezia’ o, tanto per restare fra i direttori, Bernard Haitink, che ne fanno quasi la rappresentazione del disfacimento organico.
L’ho interpretato nel rispetto della biografia mahleriana. Quando l’autore scrisse questo brano il rapporto con sua moglie Alma stava attraversando un momento idilliaco, sereno, di dolcezza ineffabile. Accettò allora di buon grado una correzione che lei fece all’inizio del movimento. Certo, in sottofondo vi si sente molto di quel ‘senso della perdita’ così caratteristico della poetica mahleriana. Ma è un’altra cosa rispetto al senso della perdita edonistico, legato al corpo, così importante per Visconti. Un senso più esistenziale che fisico, quello del musicista boemo.
tratto da un’intervista di Riccardo Lenzi
GIUSEPPE SINOPOLI,
UNA BACCHETTA SCOMODA
24.04.2001
l’Espresso