SINOPOLI E’ L’EREDE DI RICCARDO MUTI, GUIDERA’ LA FILARMONICA DI LONDRA

Dopo Lou Salome, la sua opera, che cosa sta componendo?

Sto pensando a un lavoro che mi è stato commissionato dalle radio tedesche per la commemorazione bachiana dell’85-’86. Probabilmente sarà una Cantata per coro e orchestra.

Perché questo tifo per i cantanti, perché questi fischi nei teatri italiani?

Ma i fischi ci sono anche altrove. I fischi di Berlino e di Vienna sono molto più sonori e molto più imbarazzanti per chi li riceve. L’opera è un luogo d’incontro di emozioni che spesso non sono controllate. Certo, talvolta c’è una faziosità che non ha nulla a che fare con l’arte: gruppi, maneggioni, piccoli Cola Di Rienzo che manovrano il loggione. Ma, lo stesso, io sto sempre con il loggione, dove si sa molto più di musica che non nelle platee, nonostante le pellicce.

Qual è il migliore dei suoi colleghi?

Dire qual è il migliore è difficile. A quale concerto dei miei colleghi andrei senza pensarci?  A un concerto di Carlos Kleiber.

 

LA STAMPA

di Alberto Sinigaglia