Il primo pezzo, dal mottetto a sei voci Gloriosa Virgo Caecilia, è stato trascritto per 12 strumenti a fiato. Il principio di strumentazione differisce nettamente da quello abituali in questi casi: ad ogni voce del contrappunto originario non corrisponde la parte di un singolo strumento. È stato realizzato un contrappunto di timbri come momento analitico di funzioni contrappuntistiche presenti nel lavoro originario.
Il contrappunto originario perde così la sua fisionomia e si stratifica a diversi livelli tramite il timbro. Lo stesso principio di frammentazione timbrica e contrappuntistica è alla base del secondo pezzo Homage à Costanzo Porta liberamente tratto da un mottetto del II tono.
Il terzo pezzo Canzona la Gerometta, originariamente per doppio coro, è stato trascritto per quattro gruppi strumentali disposti con effetto quadrifonico. Nell’esecuzione detti gruppi si dispongono nei quattro angoli esterni della sala di cui ha luogo il concerto.
Questo principio quadrifonico è estraneo alla partitura originale e ne modifica il senso di ascolto. La trascrizione per quattro gruppi di strumenti è stata realizzata scindendo ciascuno dei due cori in due gruppi strumentali diversi timbricamente, ma relativamente analoghi rispetta al modo di attacco in relazione agli altri due gruppi strumentali derivanti dall’altro coro.