“Isoritmi” (1971) per banda magnetica. Stereo.

Composto a Liegi nel 1971 presso il “Centro de recherches musicales de la Walonie”, ‘Isoritmi’ amplia le mie precedenti ricerche sulla Zeit-Farbe al campo delle sorgenti elettroacustiche;
98 serie logaritmiche di frequenza, ciascuna costituita da 23 elementi, costituiscono i 2254 fondamentali che partendo da 18 Hz si estendono sino a 18.376 Hz.
Su ciascun fondamentale viene costruita una serie, determinata in base ad una ‘ragione’ variabile, di armoniche complementari tali per cui valori di distinte serie di armoniche complementari sono coincidenti per quanto riguarda gli Hz, ma differenti per numero di serie.
Si ottengono in tal modo bande di armoniche a “maglia di reticolo” fortemente interessanti dal punto di vista timbrico.
Filtrando infatti sistematicamente valori di frequenze che sono comuni ad almeno due serie di armoniche complementari, ma che hanno numero di serie differente, si determina, sulle due o più bande complesse sottratte della frequenza in comune, un variabile mutamento timbrico dipendente dal numero di serie, nelle bande in questione, dei valori di frequenza sottratti.
La ‘periodica’ sottrazione dei valori Hz coincidenti coi valori delle diverse serie di armoniche delle bande a “maglia di reticolo” dà luogo ad un minuto trascolorare di materia timbrica a voltaggio bassissimo.
Le onde armoniche sottratte vengono poi ‘composte’ tramite valori ‘piccoli’ realizzando la trasformazione delle onde sinusoidali in onde quadre.
I fenomeni di sottrazione e di composizione procedono contrappuntisticamente tra le diverse bande a “maglia di reticolo” in tempi isoritmici.
Le molteplici piste su cui è stato realizzato il montaggio di un tale microscopico lavoro sono rese all’ascolto in due canali di uscita i cui altoparlanti dovrebbero essere posti allo stesso livello del padiglione auricolare dx e sx in modo che l’onda sonora colpisca perpendicolarmente la membrana timpanica.
L’ascolto implica infatti una assoluta concentrazione, dati i valori infenitesimali di trasformazione timbrica e dati i valori di voltaggio quasi al limite della soglia uditiva.
Suppliscano questi dati alla impossibilità pratica di realizzare in una sala affollata un ascolto ‘solitario’.