«Wagner è l’artista moderno par excellence, il Cagliostro della modernità»
«Il pensiero procede, associa, passa da un livello a un altro e tutti li trascina con la sua forza di gravità» diceva Giuseppe Sinopoli parlando della musica di Wagner.
Nelle interpretazioni del maestro veneziano il prediletto compositore tedesco è agli antipodi di ogni visione eroica, titanista; appare invece come il più lucido narratore di un mondo europeo che sta iniziando a perdere la speranza e l’utopia, «senza le quali non si può vivere».
Ma Wagner è anche l’anticipatore di Freud, l’indagatore dell’inconscio, l’artista che non rimuove. Un grande mitografo, riprendendo in questo l’indicazione di Thomas Mann. E come metterlo in scena, come rappresentare senza tradire la complessità della sua musica?
a cura di Sandro Cappelletto
pp. 128, 1° ed. 2006
978-88-317-9070-3