UN NUOVO CICLO UNIVERSITARIO

Il gazzettino – 19 luglio 1968
Di Gastone Ventura

Impegnativo esperimento al teatro di Ca’ Foscari
«Sintassi Teatrali» dignitoso tentativo di amalgamare tragedia greca e musica dodecafonica.

Dopo aver realizzato nella scorsa stagione teatrale sei novità assolute, il teatro universitario di Ca’ Foscari ha inaugurato ieri sera il nuovo ciclo delle sue rappresentazioni con la novità « Sintassi Teatrali» del giovane musicista Giuseppe Sinopoli.
Per quel che riguarda l’opera di Sinopoli (un allievo di Luigi Nono il quale più che alle tecniche schombertiane si avvicina alle forme seriali sperimentate con successo da Dallapiccola) il suo tentativo ci è sembrato riuscito solo per quel che si riferisce alle prime due parti della sua «Sintassi», «Frammento n. 48 da Alcmane» e «Frammenti n. 2, 4, 80 da Saffo»
Meno efficace – su questo piano – è apparsa invece la terza parte , «Stasimo IV ed esodo da Edipo Re di Sofocle» dove la presenza di un basso, di un soprano e di otto voci declamanti ritmicamente, hanno costretto l’autore a servirsi di schemi musicali tali da poter costruire un punto d’incontro fra teatro greco e musica dodecafonica cedendo, nel tentativo di portare il gruppo strumentale ad interpretare della tragedia, alla necessità di ricorrere ad una libertà assoluta che rende vana ogni ricerca dell’auspicata sintesi.
Per ciò che si riferisce alla tragedia tradotta dal prof. Enrico Turolla), la rappresentazione si è completamente allontanata dagli schemi usuali: non si tratterebbe del dramma di Edipo ma di quello di una «élite» di personaggi che cercano di liberarsi da quanto di «proibito» è stato loro riservato non dal fato ma dalle loro consapevoli azioni.
Quanto mai godibile la voce della bravissima Katia Ricciarelli; bene anche Paolo Badoer. Affiatato il complesso musicale composto da Gianna Caocci e Guglielmo Rispoli, Giorgio Agnetti, Alessi Benedetti, Aleardo Savelli, Luciano Bellini, Daniela Vendemiati, Claudio Benedettelli e Guido Facchin. Le voci declamanti erano di Gian Paolo Pippav, Loredana Perissinotto, Gianni Guidetti, Enzo Spitaleri, Laura Boscarioli, Federica Casal, Anna Sinopoli, Luciana Tessarolo.
Coreografia di Egilda Cecchini; scene di Gigi Perucci e Claudio Galeazzo. La regia di Renato Padoan si è improntata a sobrietà, tendendo particolarmente per la terza parte a una forma d’oratorio.
Dirigeva le musiche il maestro Pasquale Rispoli che ha accentuato gli effetti coloristici ottenendo risultati piacevoli anche quando le asperità proprie della musica dodecafonica rendevano difficile la partecipazione del pubblico.