Articolato e ricco di testimonianze di specialisti: Il canto dell’anima a cura di Gastón Fournier-Facio (ed. Il Saggiatore), ricostruisce la ricca e poliedrica personalità di Sinopoli attraverso un taglio corale, con voci autorevoli invitate ad approfondire i mille volti dei mille volti di un uomo complesso. Saggi monografici, interviste e gli scritti dello stesso Sinopoli per ripercorrere la figura del musicista e dell’uomo, fino alla “scomparsa sconvolgente e ‘spettacolare’ sul podio, stroncato da un infarto mentre la sera del 20 aprile del 2001 – nell’anno del centenario della morte di Verdi – dirigeva l’Aida. Come se si fosse compiuta la chiusura di un cerchio del destino, visto che Aida era stato anche il primo titolo operistico diretto da Sinopoli nel 1977. […] Il libro narra delle numerose tournée internazionali, oltre che della sua carriera di direttore musicale in Inghilterra e in Germania e parla approfonditamente anche dell’intensissima attività che Sinopoli svolse nel suo Paese, contraddicendo il pregiudizio di una sua esterofilia e di una scarsa presenza in Italia”
(Gastón Fournier-Facio).
A vent’anni dall’enigmatica e prematura scomparsa di Sinopoli sul palco dell’Aida a Berlino, in Il canto dell’anima Gastón Fournier-Facio raccoglie, insieme a un intenso ricordo di Luciano Berio, saggi e interviste di alcuni dei più autorevoli intellettuali e musicologi del panorama attuale, quali Leonetta Bentivoglio, Sandro Cappelletto, Michele dall’Ongaro, Dino Villatico, Antonio Rostagno e molti altri che hanno avuto la fortuna di conoscere Sinopoli e di condividere con lui scoperte e riflessioni. Concludono la raccolta sei saggi scritti da Sinopoli stesso: illuminanti analisi di Schubert, Schumann, Wagner e Richard Strauss attraverso le quali si scorge l’acutezza del suo sguardo entusiasta.
Con Il canto dell’anima riscopriamo la genialità di uno dei personaggi fondamentali della cultura musicale occidentale del secolo scorso, percorrendo le connessioni tra campi del sapere apparentemente distanti che solo una personalità come quella di Sinopoli può sperare di conciliare in un’opera più grande di qualsiasi composizione: una vita dedicata all’arte e alla conoscenza.